martedì 10 giugno 2014

Che paura per l'Expo

Marco Cedolin
Mentre il calderone scoperchiato intorno al sistema Mose continua a far parlare di sè, con un'inchiesta che promette di regalare a breve molte nuove sorprese, a tenere banco in questi giorni sembra essere proprio l'altra mega speculazione della banda del cemento e del tondino. Quell'Expo di Milano, andato incontro anch'esso ad un'inchiesta concernente le ruberie e le tangenti che ne costituiscono l'anima ed il corpo.
E' un Maroni sull'orlo di una crisi di nervi, quello che proprio oggi esorta il governo di Matteo Renzi a fare in fretta, poiché fintanto che non verrà emanato il decreto che darà a Raffaele Cantone (futuro commissario anticorruzione) i necessari poteri, l'opera resterà ferma, determinando il rischio di non essere completata in tempo.....


Senza dubbio, anche alla luce della canicola nella quale siamo giocoforza immersi, il buon Maroni farebbe bene a non agitarsi troppo. In primo luogo infatti dovrebbe avere piena fiducia nel PD, dal momento che il partito di Renzi non ha ma perso nessuna occasione di ottenere guadagni illeciti, a prescindere dal fatto che si chiamasse Mose, TAV, Salerno - Reggio Calabria, Olimpiadi di Torino 2006 e via discorrendo. Ragione per cui anche questa volta saprà farsi in quattro per spremere quanto più denaro possibile, nonostante i recenti impedimenti abbiano messo il bastone fra le ruote. Renzi sta semplicemente un poco temporeggiando, per alzare l'asticella di quanto gli spetta, nel gioco delle parti al quale il consumato Maroni è sicuramente abituato.

In secondo luogo quelle opere che a suo dire potrebbero non essere finite in tempo, determinando una drammatica figuraccia del nostro paese con tutto il resto del mondo, altro non sono che meri interventi di speculazione edilizia, dei quali sicuramente nessuno sentirebbe la mancanza, tranne naturalmente i cementificatori preposti ad intercettarne i finanziamenti pubblici.

Il governatore della Lombardia può pertanto dormire sonni tranquilli, l'onore del paese non risentirà di quanto accaduto (a meno che le ruberie della classe politica incidano sull'onore e questo non ci risulta), gli speculatori riusciranno a portare a termine i propri affari ed i partiti politici avranno il proprio tornaconto. L'Expo di Milano stupirà il mondo intero e anche se proprio non lo stupirà, arricchirà comunque a dismisura i soliti noti.

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