martedì 10 giugno 2014

Che paura per l'Expo

Marco Cedolin
Mentre il calderone scoperchiato intorno al sistema Mose continua a far parlare di sè, con un'inchiesta che promette di regalare a breve molte nuove sorprese, a tenere banco in questi giorni sembra essere proprio l'altra mega speculazione della banda del cemento e del tondino. Quell'Expo di Milano, andato incontro anch'esso ad un'inchiesta concernente le ruberie e le tangenti che ne costituiscono l'anima ed il corpo.
E' un Maroni sull'orlo di una crisi di nervi, quello che proprio oggi esorta il governo di Matteo Renzi a fare in fretta, poiché fintanto che non verrà emanato il decreto che darà a Raffaele Cantone (futuro commissario anticorruzione) i necessari poteri, l'opera resterà ferma, determinando il rischio di non essere completata in tempo.....

Ballottaggi e bastonate

Marco Cedolin
Tutto il circo mediatico italiano ed internazionale era ancora impegnato nel tessere le lodi del grande rottamatore Matteo Renzi, capace come mai nessuno prima di lui, di portare le contraddizioni del PD lassù dove osano le aquile, dopo avere trasformato, con il cipiglio del consumato alchimista, poche decine di euro in svariati milioni di voti, che già il destino beffardo sembra prendersi gioco delle folle prostrate ad adorare l'ebetino, proponendo scenari assai improbabili alla luce dei risultati elettorali di un paio di settimane fa. Se infatti è vero che il PD di Renzi ( o molti dicono Renzi nonostante il PD) aveva stravinto le elezioni europee e gli scampoli di amministrative che facevano ad esse da corollario, è altrettanto vero che durante i ballottaggi di domenica scorsa Renzi ed il PD hanno preso almeno tre sonore bastonate, di quelle che davvero per molto tempo faticheranno a dimenticare.....

mercoledì 28 maggio 2014

TAV Torino - Lione, le merci? Sulla vecchia ferrovia!

Marco Cedolin
Da anni sosteniamo ripetutamente il convincimento che mai e poi mai un treno merci transiterà sulle rotaie dell'alta velocità italiana, mettendo oltretutto in luce il fatto che in nessun paese del mondo le infrastrutture per i treni ad alta velocità vengono usate per il trasporto delle merci. La ragione di questo convincimento è di una semplicità disarmante: semplicemente sarebbe tecnicamente ingestibile (richiedendo tempi e costi di manutenzione enormi) l'uso della stessa infrastruttura sia per i pesantissimi treni merci, sia per i velocissimi convogli passeggeri, anche se realmente (e non è così) esistessero delle merci da poter trasportare sulle tratte ad alta velocità ed avesse (e non è così) un senso logico far correre a 300 km/h un treno merci, mentre la logistica continua a viaggiare a passo di lumaca.
Finalmente, anche per quanto concerne la futura linea TAV Torino - Lione, fin dall'inizio spacciata come un mezzo indispensabile per movimentare le merci fra l'Italia e la Francia, s'inizia a fare un po' di chiarezza....

lunedì 26 maggio 2014

Do ut des

Marco Cedolin
Nella giornata della valanga euroscettica, mentre in Francia dilaga il FN di Marine Le Pen, in Gran Bretagna spopola l'Ukip di Nigel Farage, in Danimarca diventa primo partito il DPP ed in Austria il Fpoe raddoppia i propri consensi attestandosi oltre il 20%, in Italia l'ebetino Matteo Renzi, alla guida del PD, stravince la sfida con Beppe Grillo e raccoglie più del 40% dei consensi, smentendo qualsiasi previsione della vigilia. Tutto ciò nonostante il Matteo fiorentino rappresenti un partito in tutto e per tutto prono di fronte all'Europa dei banchieri, di cui rappresenta di fatto la quinta colonna all'interno del nostro disgraziato paese e nonostante l'Italia, insieme a Grecia, Portogallo e Spagna, sia fra le nazioni maggiormente devastate dall'euro e dalle politiche di austerity della UE.....