La
chiamano "spending review", ma declinata nel contesto del
reale e tradotta in "volgare" italiano suona pressapoco
"prendi di più". Si tratta della nuova manovra che sta
procedendo sottotraccia, nell'attesa di venire varata nel corso della
prossima settimana e dovrebbe consentire al governo di raschiare
ulteriormente il consunto fondo del barile, alla ricerca di qualche
miliardo, buono per finanziare le missioni di guerra all'estero e
tamponare qua e là i buchi di bilancio.
Oggetto
della manovra sarà in primo luogo la spesa in medicinali delle ASL e
degli ospedali, che verrà sottoposta ad un severo ridimensionamento,
ma anche il taglio dei buoni pasto dei dipendenti statali da 7,5 euro
a 5 e la
possibilità di posticipare a gennaio il pagamento delle tredicesime.....
Ma
la parte del leone, nell'ambito del reperimento delle risorse,
dovrebbe arrivare dall'eliminazione di 10mila dipendenti della
pubblica amministrazione che saranno oggetto di un'enorme purga da
portare a termine con il ricorso alla cassa integrazione, all'Aspi ed
ai prepensionamenti, consentendo perfino deroghe alla riforma
Fornero, affinché possando andare in pensione con le vecchie
regole anche coloro che hanno maturato i requisiti nei primi mesi di
quest'anno. Procedendo in questo modo alla creazione di un gruppo di
esodati (la politica quando parla italiano non si preoccupa di
conoscere la grammatica) che saranno meno esodati degli altri.
Per meglio indorare la
pillola ai molti, in primis ai malati, ai quali questa manovra andrà
a saccheggiare le tasche, viene usata per l'ennesima volta
l'immarcescibile spada di Damocle costituita dall'aumento dell'IVA.
Se la manovra otterrà l'effetto voluto e riuscirà a coprire
l'introito previsto di 4,2 miliardi di euro derivante dall'aumento
dell'Iva di settembre, per i 4 mesi dell'anno in corso, tale aumento
per quanto concerne il 2012 verrà accantonato. Ma si riproporrà nel
2013, a meno che attraverso nuove tasse e tagli il governo non riesca
a reperire 13, 2 miliardi di euro che sono il suo valore per l'anno
prossimo. e poi altri 13,2 miliardi per il 2014.
In parole povere se l'Iva
non aumenterà a settembre, aumenterà a gennaio, ma potrebbero anche
venire tagliati nuovi farmaci, nuove spese sanitarie e magari
licenziati 30mila lavoratori, facendo si che resti ancora dov'è.
Fino a gennaio 2014 ovviamente, o se preferite fino a quando ci
saranno farmaci e servizi sanitari da tagliare e dipendenti statali
da licenziare. Dopo aumenterà comunque.
Le missioni di guerra, le
banche e le grandi opere sono cose sacre e sovvenzionarle costa
molto, ma si tratta di spese inderogabili dalle quali non si può
prescindere. Monti ci ha già salvato dalla Germania, mettendo a
sedere la Merkel, ma non può pensare a tutti lui, occorre che
ciascuno faccia la propria parte.
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