venerdì 27 maggio 2011

Guerriglia fra "moderati"

Marco Cedolin
L'aspro confronto fra i candidati di spicco ai balottaggi di domenica prossima, Pisapia e Moratti a Milano, Lettieri e De Magistris a Napoli, sta ormai travalicando i confini dello scontro politico, per entrare in quelli della guerriglia belligerante, dove agli insulti e ai colpi bassi dei giorni passati si stanno sostituendo le aggressioni fisiche, gli incendi, i pestaggi, le minacce.
A Milano vere e proprie "squadracce di picchiatori" del PD e del PDL, impegnate nell'affissione di manifesti inneggianti ai propri beniamini , si sono scontrate fra loro con furia belluina, dando origine ad una rissa, con tanto di bastonate, intervento della polizia e feriti ricoverati al pronto soccorso.
A Napoli giovedì notte è andata a fuoco la sede del comitato elettorale del candidato del Pdl Lettieri, mentre il portiere dello stabile rimaneva intossicato dal fumo......


Il tutto mentre le dispute fra i contendenti, in TV e sulla carta stampata, contuano a farsi sempre più infuocate, con dichiarazioni al vetriolo, denunce e veleni di ogni genere, facendo si che anzichè auspicare un ritorno alla calma i "futuri sindaci" preferiscano soffiare sul fuoco della violenza, intravvedendo in essa un viatico per l'ambita poltrona.

Se già stupiva l'ardore fideistico con il quale tanti cittadini, traformatisi in questi giorni in "ultras", stanno sostenendo il proprio capopopolo, quasi si trattasse di vita o di morte e la vittoria di un Pisapia o di una Moratti, di un De Magistris o di un Lettieri fossero davvero in grado di cambiare significativamente il volto delle loro città.

Ancora di più stupisce il livello di degenerazione e violenza al quale sono arrivati i sostenitori di forze politiche che amano definirsi "moderate" e che della moderazione (spesso letta in chiave di mero opportunismo) hanno fatto la propria bandiera, sempre pronte a condannare gli "estremismi" dei giovani di destra e di sinistra, degli ambientalisti che difendono la terra in cui vivono, degli operai messi in mezzo ad una strada che perdono le staffe, di chi contesta il carrozzone globalizzato che sta imponendo il nuovo ordine mondiale.

Per fortuna i ballottaggi ormai sono vicini, speriamo che nell'escalation di violenza "moderata" non si faccia male nessuno e da lunedì si possa iniziare a pensare ai problemi seri di questo disgraziato paese, quei problemi che proprio i padroni dei quattro candidati, ci hanno appiccicato sulla schiena così bene, da far si che davvero non ci riesca di staccarli più.


1 commento:

Simone ha detto...

Sinceramente?
Speriamo che si spennino tra loro...